I grandi rituali
Il Madagascar, con quasi venti milioni di abitanti, è una grande comunità di molte diverse etnie, se contano almeno diciotto, e tutte le regioni ed i popoli del Madagascar hanno i loro rituali tradizionali.
Sugli altopiani si celebra con grande allegria l’Alahamady, che corrisponde il primo giorno della luna nuova del nuovo anno di un calendario lunare, che conta 12 mesi di 28 giorni ciascuno.
Le popolazioni Sakalava di origine africana che popolano la costa occidentale onorano le divinità di antiche dinastie regali, con il tipico bagno delle reliquie reali . Importanti in questa zona sono anche le cerimonie del “Fanompoambe” dei Sakalava di Boina e il “Fitampoha” dei Sakalava di Menabe, quest'ultima viene eseguita sulle rive del fiume Tsiribihina.
Gli Antakarana del nord, o “uomini delle rocce” di origine melanesiana (parlano un strano dialetto derivato da una lingua del Borneo Meridionale), celebrano il "Tsanga Tsainy", consacrazione del potere reale, consolidamento dei legami familiari tra i discendenti del re Tsimiharo, una vera festa anche per i fotografi.
Un'altra tradizione spettacolare è la circoncisione collettiva chiamata Savatse, della popolazione VEZO, i nomadi del mare che popolano i villaggi costieri a sud di Morondava fino a Tulear e Anakao.
Ma sono i riti funerari del popolo Merina ad essere i più singolari: dopo aver lavato, e avvolto il defunto in un sudario, il corpo può essere mostrato per breve tempo ai parenti. Dopo averlo deposto nella bara viene trasportato sino alla tomba su un percorso rituale per mostrargli un’ultima volta le terre dove è vissuto.
In alcuni villaggi i trasportatori della bara scuotono la bara in tutte le direzioni eseguendo una danza a balzi, mentre le donne battono le mani ed altri uomini brandiscono le lance. Una volta che il defunto è portato alla sua tomba e sepolto, si innalza un monumento in sua memoria. La cerimonia è anche accompagnata da sacrifici di zebù. La cerimonia, che può svolgersi nell’arco di più giorni con veglie notturne accompagnate da canti e balli, si trasformerà in banchetto dove il cibo verrà condiviso tra tutti.